L' esercizio della gratitudine
Vorrei proporvi un esercizio, o meglio un allenamento che potrebbe risultare molto utile, proprio in giorni come questi dove è tutto così complicato, frustrante e difficile.
Non vi serve nessun tappetino yoga, solamente un foglio e una penna, o una matita se siete come me.
Vi parlo di gratitudine.
E' evidente che essere gratificati ci faccia stare bene mentre non è così palese che chi esprime questo sentimento ne riceve lui stesso un grande beneficio.
Eppure la gratitudine è un ingrediente importante per la felicità.
Saper riconoscere, ma prima ancora vedere, tutto ciò che di bello abbiamo creato, le piccole cose meravigliose che abbiamo, le persone che danno un senso al tutto, mette in luce quello che c'è di buono e ringraziare ci permette di non darlo più così per scontato.
La gratitudine va coltivata perchè porti i suoi frutti.
Possiamo quindi allenarci ad essere più grati cominciando a fare più caso a ciò che di bello ci circonda.
Uno studio condotto da due psicologi (Emmons e McCullough) nel 2003 ha dimostrato che una pratica di gratitudine costante permette di sentirsi, e quindi essere, più felici.
I soggetti dello studio dovevano scrivere 5 cose di cui erano grati ogni settimana, per 10 settimane. Al termine dello studio questo gruppo ha fornito una valutazione della propria felicità in percentuale molto più alta rispetto al gruppo di confronto che aveva avuto l'incarico di elencare semplicemente cinque eventi generici della propria settimana.
Un modo per allenarci a questa pratica è fare semplicemente delle liste. Dedicarci qualche minuto, magari a fine giornata, per mettere nero su bianco quello che di bello c'è e c'è stato. Vedrete come fermandovi a pensarci vi verranno in mente cose a cui sul momento non avevate dato magari nemmeno troppo peso ma che in realtà meritano la vostra gratitudine.
La gratitudine rilassa, scaccia i pensieri negativi, porta con sé altre emozioni positive, insomma è benessere.
Sentirsi grati è una questione di atteggiamento, scegliamo di esserlo, non ha nulla a che fare con la cortesia e l'educazione, che rimangono sempre gradite. E' vedere l'immagine intera grazie ad ogni piccolo pixel colorato della nostra vita.
Provare per credere.
Nello store potete trovare un journal che vi guiderà in questa pratica, ma come detto all'inizio vi bastano un foglio e una penna.
Il Gratitude Journal ha spazi da riempire con le proprie riflessioni e otto diverse sezioni che fanno da guida e da cui possiamo prendere spunto:
- Tre cose per cui sono grato
- Una cosa di cui posso essere orgoglioso
- Una persona per cui sono grato
- La parte migliore di oggi
- Un motivo per essere entusiasti per il futuro
- Un atto di gentilezza che ho ricevuto
- Una lezione preziosa che ho imparato o sto imparando
- Come posso mostrare la mia gratitudine alle persone a cui tengo
Il senso di gratitudine si impara e si allena.
Potete cominciare adesso, semplicemente appuntandovi, dopo esservi fermati un attimo a pensarci, le cose per cui potete essere grati oggi. Non esistono cose ovvie o banali ognuno è libero di essere grato per quello che vuole.
Fatelo poi di nuovo domani.
E dopodomani.
E poi prendeteci gusto.
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